Manhattan (Woody Allen, 1979)
Björk, 1995 | © Steve Gullick
Hush… Hush, Sweet Charlotte (1964) | dir. Robert Aldrich
Marlene Dietrich e James Stewart in una foto promozionale del film "Partita d'azzardo"(Destry rides again), 1939
trent reznor | photographed by joseph cultice
Taxi Driver (Martin Scorsese, 1976)
Taxi Driver, capolavoro di Martin Scorsese, esplora il decadente paesaggio notturno di New York negli anni '70. La trama segue Travis Bickle, un veterano del Vietnam, che sprofonda nella solitudine e nella follia. La sua mente tormentata viene rappresentata in modo magistrale attraverso dialoghi e sequenze iconiche. Scorsese ci pone domande scomode sulla violenza e la redenzione, rendendo Taxi Driver non solo un thriller psicologico, ma anche una profonda analisi sociale.
Endless list of beautiful cinematography
Eraserhead (1977)
Directors of Photography: Herbert Cardwell & Frederick Elmes
Il sospetto (Thomas Vinterberg, 2012)
Il mondo di un maestro d'asilo crolla intorno a lui dopo che una bambina, che ha una cotta per lui, lo accusa di aver commesso un atto osceno davanti a lei.
Pochi film riescono a farmi provare fastidio, rabbia, ma anche una grande empatia verso il protagonista. "Il sospetto" è sicuramente tra questi. Un uomo ingiustamente accusato di pedofilia dovrà vedersela con gli abitanti del piccolo paese in cui vive, venendo additato come mostro, perseguitato e umiliato.
Finale amaro ma di grande effetto.
𝔎𝔩𝔞𝔲𝔰 𝔎𝔦𝔫𝔰𝔨𝔦 & ℑ𝔰𝔞𝔟𝔢𝔩𝔩𝔢 𝔄𝔡𝔧𝔞𝔫𝔦 𝔦𝔫 𝔑𝔬𝔰𝔣𝔢𝔯𝔞𝔱𝔲 (յգԴգ)
“Un film è la vita a cui sono stati tagliate le parti noiose.” Alfred Hitchcock
215 posts