Dracula (Terence Fisher, 1958)
The Devil's Bath (Veronika Franz - Severin Fiala, 2024)
The Devil's Bath è un film ambientato nel 700. I registi dopo lo studio di alcuni documenti storici dell'epoca hanno ricostruito e messo in scena una storia a dir poco agghiacciante.
Ci troviamo in un piccolo villaggio austriaco, popolato da gente profondamente religiosa e superstiziosa. Il film comincia con una donna che uccide un neonato gettandolo da una cascata. In seguito vedremo che dopo essersi confessata, questa donna verrà decapitata, dopodiché le taglieranno le dita delle mani e dei piedi. Dopo questa sequenza di forte impatto il film si focalizza su Agnes, la protagonista, ( interpretata da una straordinaria Anja Plaschg) una giovane donna che ha appena sposato un uomo di nome Wolf. La vita matrimoniale di Agnes non è esattamente quella che si aspettava.
Lei desidera avere un figlio ma il marito evita qualsiasi contatto fisico con lei.
Inoltre la donna subisce continue pressioni da parte della suocera, che pretende che essa sia una moglie servile e precisa nello svolgere le mansioni da donna di casa.
Tutto questo non farà altro che distruggere l'equilibrio mentale di Agnes che si sentirà sempre più inadeguata e cercherà rifugio nella fede, pregando ossessivamente... finché non prenderà una decisione estrema e terrificante.
Un film con una regia molto precisa e curata, con ambientazioni boschive affascinanti ma allo stesso tempo cupe.
Una colonna sonora minimale e mai invadente che fa da sfondo a una storia che scorre lentamente e ci fa provare una sensazione di forte angoscia. Gli ultimi 20 minuti mi hanno completamente devastata, ma nello stesso tempo incuriosita tant'è che alla fine del film mi sono fiondata a cercare fonti riguardo questi avvenimenti realmente accaduti.
Un film che forse non verrà apprezzato da chi non sopporta un ritmo di narrazione lento (per certi versi simile a "You won't be alone") ma chi ama il genere folk/horror ne rimarrà sicuramente soddisfatto.
"Good Boy" (Viljiar Bøe, 2022)
Quando vidi il trailer di questo film, parecchio tempo fa, ne rimasi fortemente attirata.
Ecco.. ieri mi si è presentata finalmente l'occasione di vedere "Good boy".
La storia comincia con Christian, un ragazzo di bella presenza, ricco, che tramite un app di incontri conosce una ragazza di nome Sigrid. Senza troppi convenevoli i 2 decidono di incontrarsi. Lei, molto estroversa, solare...lui perfezionista, serio, timido e misterioso. Nasce subito un'attrazione tra i due ragazzi. Christian porta a casa sua Sigrid e tutto va bene finchè lei non scopre che il ragazzo vive in casa con il suo amatissimo cane Frank.
Fin qui nulla di strano se non che Frank im realtà è un uomo travestito da cane che si comporta esattamente come un perfetto amico a 4 zampe. Il primo impatto è scioccante...la ragazza si fa accompagnare immediatamente a casa ma a mente fredda in seguito deciderà di assumere una mentalità più aperta riguardo alla faccenda e sceglierà di proseguire la sua frequentazione con Christian.
In fondo, penserà, questa sua "stranezza", non creerà problemi a nessuno.
Solo dopo un po' Sigrid si renderà conto che dietro tutto questo si nasconde qualcosa di molto pericoloso.
Potrei definire Good Boy un horror psicologico, dove non c'è minimamente traccia di sangue, ma soltanto violenza psicologica. Per tutta la prima parte del film ti poni duemila domande e aspetti con ansia di sapere tutto riguardo Frank... chi è? Perchè vuole essere un cane? Perchè Christian lo tiene con sé? A qualche domanda riceveremo risposta, ma non tutto ci verrà spiegato. Ed è proprio questa la pecca di Good Boy, mancano dei tasselli che rendono il film sfuggente e un po' confuso. A parte questo la tensione è garantita per tutta la durata. Good boy è un film che incuriosisce, che tiene sulle spine e coinvolge e per questo mi sento di consigliarlo anche se sicuramente con qualche dettaglio o elemento in più poteva uscirne fuori davvero un lavoro coi fiocchi.
trent reznor + david lynch <3
Cristina Marsillach in Opera (1987).
Cure (Kiyoshi Kurosawa, 1997)
The Sonic Youth. Kim Gordon. 1993
"Stati di allucinazione" (Ken Russell, 1980)
Ispirato alla vita dello psichiatra statunitense John Lilly, "Stati di allucinazione" è tra i film più interessanti sulle sperimentazioni scientifiche. Protagonista è Eddie Jessup (interpretato dal bravissimo William Hurt) uno scienziato intenzionato a scoprire le origini della coscienza umana, utilizzando una vasca di deprivazione sensoriale e assumendo alcune droghe allucinogene, in modo tale da isolare il cervello da ogni stimolo esterno e portando la coscienza stessa in uno stato primordiale.
Un esperimento rischioso per la salute psicofisica di Eddie ma allo stesso tempo affascinante. Talmente tanto che lui stesso ne sarà ossessionato.
Ken Russell è noto per le sue opere visionarie e oniriche, tra cui l'indimenticabile "I diavoli" che a mio parere resta il top della sua filmografia. Avevo già recuperato "Stati di allucinazione" tempo addietro ma non mi aveva convinto appieno, forse per la complessità dei temi utilizzati o per la presenza di parecchie sequenze psichedeliche che mi avevano fatto storcere un po' il naso. A distanza di anni invece, sono rimasta letteralmente ipnotizzata da questa pellicola che mi ha ricordato a tratti il capolavoro di Cronenberg "La mosca", tra body horror, mutazioni genetiche e metafisica. Un fanta horror davvero imperdibile soprattutto per gli estimatori del genere.
Endless list of beautiful cinematography
Eraserhead (1977)
Directors of Photography: Herbert Cardwell & Frederick Elmes
“Un film è la vita a cui sono stati tagliate le parti noiose.” Alfred Hitchcock
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