"Puoi usare una spada come un bastone da passeggio, tuttavia ciò non cambia la sua natura."
Or bene, sono giunta anche io alla fine di uno dei libri più amati dalla community di lettori e lettrici. Dalla meravigliosa penna di Madeline Miller, da me scoperta quest'anno grazie alla lettura dello stupendo Circe, giunge un racconto classico e, allo stesso tempo, contemporaneo per chi è appassionato di mitologia (e non).
La Canzone di Achille, pubblicato in Italia ben nove anni fa da Marsilio Editori, viene raccontata dal punto di vista di Patroclo, narratore in prima persona della sua storia e quella dell'amato Achille, dall'adolescenza fino alle potenti pagine riguardanti la Guerra di Troia.
L'amore che nasce e cresce tra i due, assoluto e travolgente, è il fulcro della storia. Infatti, oltre ad essere un Tardis in grado di trasportarci in un mondo dal sapore antico, il romanzo di debutto di Miller è la fotografia moderna (abbiate pietà per gli occhi di Patroclo 😂 le descrizioni della perfezione di Achille compaiono ovunque. Tant'è che, ad un certo punto, vorresti prenderlo e dirgli 'si, grazie caro. Ho capito!'), umanizzata e, forse, più vicina a noi de "Il migliore dei greci". Per un lettore o una lettrice giovani, può essere un portale assolutamente congeniale per unire lo studio al puro intrattenimento.
Sia Patroclo che la stessa Circe (si capisce quanto Circe mi sia piaciuto, visto che continuo a nominarlo? Oddio, assomiglio sempre più a Patroclo ) si fanno perno in modo che l'autrice possa affrontare tutte le tematiche che le stanno più a cuore. Le tratta con una facilità di scrittura, un tono deciso e una delicatezza in grado di avvolgere completamente il lettore o la lettrice.
Se siete di animo romantico e molto giovani, potreste emozionarvi anche molto.
Le mie persone preferite (tennista e attore) e ventordicimila gradi di separazione 🫀
È stata un' estate incredibile. L' oro delle ragazze del volley in chiusura di Olimpiadi, il tennis italiano che porta a casa due medaglie, la nostra squad di atletica leggera, Leclerc che vince a Monza, Jannik che è diventato Re mentre si consumava un dramma nel suo team...
Quella foto reliquia risale a cinque anni fa'. Jan non aveva ancora 20 anni e sarebbe ora di aggiornarla (perché entrambi si sentono e conoscono). Il gemellaggio tra Sinneristə e Leclerchistə è uno dei più spontanei nati negli ultimi anni e sono onorata di farne parte.
Sia Nicholas, spuntato letteralmente dal nulla nella mia vita, che Jannik mi hanno restituito la serenità nell' ultimo anno (il tennis è la luce della mia vita). Lo sport, per quanto mi riguarda, può cose che il cinema non può più. Farti venire voglia di presente e futuro (sebbene questo sia legato a troppe incognite). Mentre il cinema, salvo rarissime eccezioni, spinge sul fattore nostalgia fin quasi alla nausea. Quasi mi dispiace che Nicholas lo ami così tanto. Ad ognuno il suo, si dice.
Perlomeno mi hanno riesumato la mia saga preferita (Alien) . Ergo, c'è qualcosina anche per me.
P.s.: lui, un fenomeno.
I'm a fan since Vincent and The Doctor. He's the best.
Tony Curran has:
said he would gladly do Nick
bragged that he has actually done it
complimented his lips
said he was touching his ass at the red carpet
complimented said ass
has now called Nick his dear sweet wife and child
I knew it from Nicholas's chuckle. Sometimes I still think this show was just a feverish dream.
WAIT HOLD UP
You’re telling me this scene, one of my absolute favorites of the entire series, was improvised?!?! 😭😭😭
I know it’s probably just referring to the beginning part (“I’m not aroused.” “You’re always aroused.”) and not necessarily the deeper conversation about the Raleigh situation and how to achieve peace with Spain, but STILL. That scene is so tender and beautiful, but also is hugely important because the fallout from the decision has devastating consequences for both James and George. It’s just a wonderful moment in the series and I love knowing that part of that is just down to Nick and Tony’s instincts as actors and how to play off each other in the moment. 🥹
Mercoledì | Teaser ufficiale | Netflix
Magnified, sanctified Be the holy name Vilified, crucified In the human frame A million candles burning For the help that never came You want it darker
"I Think It's Nice That We Share The Same Sky."
(via GIPHY)
Novembre è stato il mese più buono di un anno difficilissimo e che mi trascinerò dietro per tanto tempo. Ho smesso di giocare. Non riesco a concentrarmi neppure con Fortnite (voglio dire, che ci vuole? È talmente scacciapensieri che lo potrebbe giocare chiunque quando qualcosa non va). Io penso che sia emblematico. In compenso, ho letto tantissimo. Il mio sospetto è che abbia addirittura esagerato.
Di strada ne ho da fare ancora molta e non voglio abbandonarmi né all'ottimismo né al suo opposto. Vi auguro un dicembre sereno.