Nobelium, il gruppo hacker russo che si ritiene dietro al massiccio attacco di SolarWinds, lancia una nuova campagna di attacchi.
Ad avvisare è Microsoft: si tratta dello stesso gruppo di hacker legato all’intelligence russa, ritenuto responsabile dell’attacco a SolarWinds circa un anno fa. Il vicepresidente di Microsoft Tom Burt ha annunciato giovedì scorso che circa 3.000 account di posta elettronica in 24 paesi, in più di 150 organizzazioni, sono stati presi di mira nell’ondata di attacchi. Gli hacker hanno utilizzato il nome dell’ex presidente Donald Trump nelle e-mail inviate agli utenti presi di mira, secondo il campione di email phishing pubblcato da Microsoft.
Il gruppo hacker russo avrebbe inviato migliaia di email fraudolente da un account di USAID, con il messaggio: “Donald Trump ha reso pubbliche nuovi accuse sulla frode elettorale”. Sicurezza.net
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Hacking di impronte digitali: configurazione da $ 5 bypassa l’autenticazione biometrica
La ricerca che porta il titolo “Your Fingerprint Can Be Hacked For $5. Here’s How” mostra quindi un trucco per hackerare le impronte digitali, che può essere elaborato con l’utilizzo di apparecchiature facilmente reperibili che possono essere trovate sul mercato a circa $ 5.
L’autenticazione delle impronte digitali è una comoda alternativa alle password e ai codici PIN.
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Tim Berners, vuole salvare co-inventore insieme a Robert Cailliau del World Wide Web, un progetto globale sull'ipertesto, ora vuole salvare Internet.
Quelle di Berners-Lee non sono solo idee: l'ideatore del World Wide Web sta costruendo infatti la #tecnologia giusta per sostenere il piano sulla sovranità dei dati. La sua società si chiama #Inrupt, la cui visione è "Cambiando il modo in cui le persone si connettono con i loro dati cambia tutto".
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Intelligenza artificiale e Cybersecurity Andrea Biraghi.
Intelligenza artificiale (IA) e CyberSecurity comunicano già su più livelli: l’utilizzo di tecnologie come l’IA e l’apprendimento automatico è diventato oramai essenziale per proteggere le organizzazioni da attori malintenzionati, che stanno sempre più veloci, migliorano e raffinano le loro tecniche di attacco per arrivare ai loro obiettivi.
“I criminali che sono là fuori, stanno anche usando AI e ML per migliorare la loro capacità di creare malware”. [Bob Turner, chief information security officer presso l’Università del Wisconsin, Madison, durante il Security Transformation Summit di Fortinet].
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Cina e cyber spionaggio: la criminalità non sarà più la norma, gli hacker saranno statali
Protetti dall’azione penale dalla loro affiliazione con il Ministero della sicurezza di Stato cinese (MSS) — afferma TechCruch — i criminali trasformati in hacker governativi conducono molte delle operazioni di spionaggio cinese anche se nelle intenzioni di Pechino c’è quella di avvalersi di nuove leve e pool di talenti non contaminato. Tra gli obiettivi infatti del presidente Xi vi è quello di ridurre la corruzione, prendendo di mira le relazioni tra gli hacker a contratto e i loro gestori, in un’ampia campagna rivolta all’anti-corruzione.
Si prospetta una Cina diversa da quella di oggi?
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Rassegna stampa delle notizie su Leonardo Spa, azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio, sicurezza e cybersecurity.
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Leonardo CyberSecurity e NATO
Il nuovo accordo “NCIRC — CSSS” (NATO Security Incident Response Capability — Cyber Security Support Services) che riguarda le attività di sicurezza cibernetica erogate da Leonardo (ex Finmeccanica) nell’ambito del programma NCIRC — FOC (Full Operational Capability), è stato esteso per altri 18 mesi. PNATO e UE stanno rafforzando la loro cooperazione in materia di difesa informatica, in particolare nei settori dello scambio di informazioni , formazione, ricerca ed esercitazioni.
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Convergenza tra sicurezza informatica e sicurezza fisica significa unire due entità che se lasciate separate diventano oggi deboli mettendo a rischio ognuno di noi.
Inoltre, le organizzazini pubbliche e private che le uniscono, nello stesso dipartimento, hanno sicuramente dei vantaggi sia in termini di efficienza che di efficacia. Efficienza poichè, dovendo interagire con un "unico team" i processi vengono semplificati, in questo mood la produttività viene semplificata e migliorata. Efficacia perchè le competenze multidisciplinari unite "sotto ad un unico tetto" collaborando sono in grado di affrontare il panorama di vulnerabilità e minacce al meglio.
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Google avvisa dell’aumento di attività da parte di hacker di stato: nel 2021 in totale 50.000 avvisi, un aumento di quasi il 33% rispetto allo stesso periodo nel 2020. Questo picco è in gran parte dovuto al blocco di una campagna di un gruppo russo noto come APT28 o Fancy Bear.
Ma non solo Google si concentra anche su un gruppo legato alle Guardie rivoluzionarie iraniane, noto come APT35, o Charming Kitten, che conduce regolarmente attacchi di phishing, dove, ad esempio, viene utilizzata un’e-mail per indurre qualcuno a consegnare informazioni sensibili o per installare malware.
All’inizio del 2021, APT35 ha compromesso un sito web affiliato a un’università del Regno Unito per ospitare un kit di phishing. Gli aggressori hanno inviato messaggi di posta elettronica con collegamenti a questo sito Web per raccogliere credenziali per piattaforme come Gmail, Hotmail e Yahoo. Agli utenti è stato chiesto di attivare un invito a un webinar (falso) effettuando l’accesso. Il kit di phishing richiederà anche codici di autenticazione inviati ai dispositivi.
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Ora che il gruppo di hacker russi ReVil ha dichiarato la sua responsabilità nell’attacco ransomaware via Kaseya , il presidente russo Biden è ora sotto pressione: si cerca il responsabile. Nel frattempo, l’hack Synnex arriva qundi in un momento delicato. Gli hacker farebbero parte di APT29 o Cozy Bear, secondo Bloomberg, gruppo collegato al servizio di intelligence estero russo, l’SVR.
Il gruppo Cozy Bear è stato precedentemente accusato di aver violato il Comitato nazionale democratico nel 2016, nonché di aver compiuto la storica violazione della sicurezza informatica contro SolarWinds, che ha colpito circa 100 società statunitensi e nove agenzie federali. Gli hacker russi sono così anche accusati di aver violato un appaltatore del Comitato nazionale repubblicano la scorsa settimana, all’incirca nello stesso periodo dell’hack Kaseya, il più grande attacco ransomware globale mai registrato, che ha colpito tra 800 e 1.500 aziende.
L’attacco secondo i ricercatori di sicurezza e VSA Kaseya Ltd – dopo un’attenta analisi da parte della società di sicurezza informatica Emsisoft – è stato operato dal noto gruppo REvil, il gruppo ransomware che circa un mese fa ha raccolto un pagamento di 11 milioni di dollari dal produttore di carne JBS SA ha iniziato un attacco diffuso che ha probabilmente infettato centinaia di organizzazioni in tutto il mondo e decine di migliaia di computer, secondo gli esperti di sicurezza informatica
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C’è bisogno di un profondo ripensamento volto all’impegno nell’introdurre misure e salvaguardie per ridurre i rischi per il trattamento dei dati personali: soprattutto per quanto riguarda le piattaforme utilizzate nei processi aziendali. Queste ultime andrebbero riprogettate, ripensate e riottimizzate alla luce dei paradigmi introdotti dal GDPR. Il problema maggiore si presenta nella valutazione dei rischi. [...]. Tra i punti più importanti e su cui si è focalizzata l’attenzione ci sono appunto le piattaforme applicative o technology provider, le quali dovrebbero garantire una progettazione ed un funzionamento in linea con le indicazioni del GDPR.
Privacy e Dati Personali: tra le linee strategiche definite dalla XXXXI Conferenza internazionale delle Autorità per la protezione dei dati (ICDPPC) la privacy è riconosciuta al primo posto come diritto fondamentale per il buon funzionamento delle democrazie. L’ICDPPC ha fissasto inoltre i punti chiave della sua azione tra cui: lotta ai messaggi inneggianti al terrorismo sui social media, cooperazione tra le Autorità nella tutela dei dati personali e riduzione dell’errore umano nelle violazioni dei dati (data breaches).
L’Art. 25 del Regolamento europeo per la protezione dei dati personali introduce il principio di privacy by design e privacy by default. Il primo concetto, che risale al 2010 e coniato da Ann Cavoukian è basato sula privacy come impostazione di default: i problemi quindi vanno valutati nella fase di progettazione, in base al principio del prevenire e non correggere e l’utente viene messo al centro di tutto.
La privacy by default, ovvere la protezione per impostazione predefinita, riguada invece la non eccessività dei dati raccolti: il sistema del trattamento dei dati quindi dovrebbe essere in misura necessaria e sufficiente per le finalità previste e per il periodo strettamente necessario a tali fini.
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Il Cyberspazio è parte dei compiti principali dell Nato in materia di sicurezza e difesa colletiva: una delle vie prioritarie, segnalate dal Rapporto 2019, è il rafforzamento delle difese informatiche dell'Alleanza.
Interessante a questo proposito l'articolo di Andrea Leoni su EuropaAtlantica.it che così esordisce: "Il Cyberspazio, considerato dalla NATO come quinto dominio operativo, in aggiunta ad aria, acqua, terra e spazio, il segretario generale Jens Stoltenberg, nel 2019, ha dichiarato che un attacco nel cyberspace ad uno degli alleati innescherebbe un “collective defence commitment”, come previsto dall’Articolo 5 del Trattato Nord Atlantico. Una dichiarazione forte, che risente però dei limiti legati al cyber warfare: la differente percezione dei danni causati da un cyber attacco e da un attacco con armi convenzionali, e la difficoltà dell’ attribuire con assoluta certezza la responsabilità di un attacco"
Andrea Biraghi, Cyber Security - InfoSec.
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Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,
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