Mangi un insalatina. È quei sensi di colpa di mangiano viva. Ti osservi ogni minuto la pancia troppo gonfia, le coscie e le braccia troppo grosse. Allora decidi che quell'insalatina è troppo e quindi per cena non mangi nulla. Lo stomaco brontola, vuole cibo. Non c'e la fai. La fame è troppo forte. Mangi una fetta di carne. Ti guardi allo specchio, le lacrime. Ti vedi grassa. Chiudi la porta a chiave. Ti dai a pugni. Fai 100 addominali. ‘Devo perdere calorie’ 'Non devo mangiare’ 'Sono grassa’
(via unquartod-oceano)
“…don’t get fixed…”
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Basta un secondo per dare della ‘grassa’ ad una ragazza, e lei impiegherà una vita intera nel tentativo di morire di fame… Prima di fare qualcosa pensa.
Harry Styles (via liberi-pensieri)
Sono quel tipo di persona che se ti chiede come stai, e tu parli di altro per sviarmi, dopo qualche minuto ti chiedo ancora come stai.
(via ilragazzostella)
“Ma sai che significa stare in mezzo alle tue coetanee e non sentirti all'altezza?”
-G. (via questasonoio-uneternodisastro)
-Sono lenta quando leggo.
-Perfetto. Anche io quando ascolto.
-“L’arte…di…perdere…” Beh senta, io ho molto da fare adesso.
-Che cos’è, dislessia?
-Lei è un maestro?
-Professore. In pensione. Prendi il tuo tempo, Maggie, ascolta le parole mentre le stai per dire. Nove volte su dieci sentirai l’errore arrivare e lo correggerai prima. E sappi che potresti sentirti anche ridicola. Lentamente. La poesia impone riflessione.
-“L’arte di perdere non è difficile da imparare, così molte cose sembrano fatte con l’intento di essere perdute. Se le perdiamo non è un disastro. E tu sempre perderai le tue chiavi di casa con un sorriso. Ho perso due città, due fiumi e un continente. Perduti! Ma non è questo un disastro. Perfino perdere te, che giochi con la voce e coi gesti non mi fa soffrire. È grazie all’arte che si impara presto, l’arte di perdere anche se a volte qualche perdita (scrivilo!) si rivela un disastro.”
-Beh…? Cosa ne pensi?
-È bella.
-Risposta inaccettabile. Di cosa parla la poesia?
-Non lo so…
-Sì che lo sai, di che parla?
-Di perdere.
-Cosa?
-L’amore…?
-E in che modo ne parla? È l’amore che ha perduto? La Bishop ne parla come una possibilità, una probabilità, come?
-Beh… Lei comincia a dire che ha perduto cose reali, come le chiavi. E poi, più avanti, addirittura che ha perduto un continente.
-Entra nel grandioso.
-Sì… ma lo dice come… come se non le importasse.
-Eh… il suo tono lo senti distaccato.
-Sento che vuole sembrare distaccata. Che vuole far credere agli altri che non soffre, ma è evidente che nel suo intimo sta male per quello che ha perduto.
-E cosa ha perduto? O chi ha perduto? Un amante?
-No. Un amico.
-10 e lode. Bravissima.
(In her shoes - Se fossi lei)
Ed è vero che siamo facilmente sostituibili, che prima o poi le persone ci perdono come si perdono gli accendini il sabato sera ma a me basta sapere di aver lasciato nel cuore di queste persone almeno un'impronta, un segno, un piccolo ricordo. A me basta sapere che guardando l'alba sorgere pensino ‘se ci fosse stata lei l'avrebbe sicuramente fotografata’ o sentendo una barzelletta pensino ‘lei di sicuro non l'avrebbe capita’. Non sempre, non ogni volta, a me basta sapere che un giorno, anche solo uno, si ricordino di tutto quello che ho fatto per loro e pensino ‘magari l'avrei dovuta tenere più stretta, magari non l'avrei dovuta lasciare andare’.
sonoquichetiaspetto | tumblr (via sonoquichetiaspetto)
Non è mai solo mangiare, è una continua lotta contro se stessi. Contro il tuo peso. Contro ciò che riflette lo specchio. Contro ciò che dovremmo essere. O meglio, che vorremmo essere.
- frozenseason (via frozenseason)