Sono riuscita a tornare a questo dopo essere ripartita da qui: https://media.giphy.com/media/6X5WbJUQtdV3PQYqil/giphy.gif
Non mi ricordavo più niente.
Se avete feedback, consigli da darmi, etc sappiate che li accetto tutti. Otto anni fa avevo un blog su Tumblr, ben avviato e avevo imparato a creare gif. Ma, come si suol dire, il tempo a mia disposizione era risucchiato dalla vita reale. Dopo un anno, più o meno, ho dovuto chiuderlo.
'Mi basta Twitter'.
1899 (2022)
«Emigrare era come staccarsi di dosso la pelle. Come disfarsi. Ti svegli ogni mattina e ti dimentichi dove sei, chi sei, e quando il mondo di fuori ti mostra il tuo riflesso, è brutto e distorto; sei diventato una creatura disprezzata, indesiderata» La storia nel cuore del romanzo di Patricia Engel, tradotto da Enrica Budetta per @fazieditore, è una delle più rappresentative dell'epoca contemporanea. Un periodo storico in cui l'esser nati nelle zone più politicamente disequilibrate e svantaggiate economicamente si paga ad un prezzo devastante. Basta avere un briciolo di empatia per osservare certe situazioni e uscirne con la convinzione che 'umanità, dove stiamo finendo?' Se non l'avete ancora fatto, vi consiglio di recuperare, sullo stesso tema, Flee, gioiello dell'animazione danese. Le storie di Amin Nawabi, in fuga da un Afghanistan devastato, e l'odissea di Talia, colombiana nata negli Stati Uniti ma costretta a ritornare in patria, per ricongiungersi con i suoi fratelli e la madre sono lo specchio della realtà di molte persone. Veri e propri fantasmi ai margini delle società in cui il tenore di vita è, all'apparenza, migliore. Patricia Engel racconta la sua protagonista quattordicenne, le nazioni della sua giovane ma intensa vita e il passato della sua famiglia tramite salti temporali e senza alcun indugio nella pornografia del dolore. In un romanzo, comunque sia, contenuto (sono poco più di 200 pagine) sentirete spesso lo stomaco contorcersi per la rabbia o per il coinvolgimento emotivo. Il modo in cui l'autrice porta a scoprire l'ancestrale patrimonio culturale colombiano è splendido e rende la lettura ancora più interessante agli occhi di chi segue la vicenda di Talia. Una terra verso cui i protagonisti, tuttavia, provano anche un forte e comprensibile malumore. Malumori che perfino la nazione di destinazione, gli Stati Uniti, non possono fare a meno di accentuare. Sono odissee che, ahimé, non si esauriscono quando si giunge a destinazione. «E forse non esistono nazioni o cittadinanze; sono solo territori disegnati su una mappa, lì dove dovrebbe esserci la famiglia, dove dovrebbe esserci l’amore, il paese infinito».
Magnified, sanctified Be the holy name Vilified, crucified In the human frame A million candles burning For the help that never came You want it darker
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"Don't worry Cady. I won't let anything harm you. Ever again."
Uh quella non l' ho vista, cara. L' importante è che l' abbia capito sul set 😏
La risposta di Nicholas alla domanda delle domande. - 7 giorni
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"The way of water has no beginning and no end. Our hearts beat in the womb of the world. The sea is your home, before your birth and after your death. The sea gives and the sea takes. Water connects all things: life to death, darkness to light."—Tsireya